1955 - Inaugurazione a.a. 1955-1956

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Palazzo della Sapienza, Aula magna nuova, 17 dicembre 1955.

Inaugurazione a.a. 1955-1956 - 1955_non_disp

Relazione del magnifico rettore, prof. Enrico Avanzi, letta in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 1955-56, 612° dalla fondazione

 

Eccellenze, Autorità, Signore e Signori, Colleghi, Studenti,

l’anno accademico si inaugura, quest’anno, con ritardo sull’inizio delle lezioni, e ciò per circostanze speciali che abbiamo creduto doveroso tenere presenti, al fine di conferire a questa cerimonia la dovuta solennità.

Purtroppo, gravi impegni sopraggiunti, hanno impedito la partecipazione del Ministro della Pubblica Istruzione, on. prof. Paolo Rossi, che aveva accolto cordialmente in nostro invito. Confidiamo però di potergli porgere al più presto il nostro saluto in questo Ateneo, ove è vivo il ricordo dell’opera di Maestro da lui svolta, quando la Città era dolorante nelle sue rovine, e l’Università, duramente colpita, esprimeva, insieme all’accoramento dell’ora, l’anelito verso le attività scientifiche ed educatrici, onde essere degna delle sue tradizioni e pari alle necessità del presente e del futuro.

Nell’attestargli il nostro deferente pensiero, desideriamo esprimere la nostra riconoscenza a quanti sono qui convenuti, nonché a tutti coloro che hanno aderito all’odierna celebrazione e che in modi diversi hanno collaborato e collaborano a rendere feconda la vita della nostra Università.

 

Chi ha avuto ed ha l’alto onore di reggere le sorti di questo Ateneo, ha sentito e sente la gravezza del compito che gli è stato, per tre volte consecutive, affidato con benevolo affetto dai colleghi; e data l’importanza che l’Università ha nella vita locale e nazionale, mentre desidera accennare al piano di lavoro che è stato svolto nel decorso anno accademico, crede doveroso rendere note le apprensioni che tormentano il suo animo, nel quale, a periodi di giustificata fiducia seguono intervalli di un non meno giustificato scoramento.

 

Il problema dell’assetto edilizio rappresenta sempre più un fattore basilare per la vita del nostro Ateneo.

Prosegue abbastanza alacremente, mercé la vigile comprensione del Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Toscana. e del Genio Civile di Pisa, la riparazione delle opere murarie e delle attrezzature scientifiche e didattiche danneggiate dagli eventi bellici. Nell’esercizio finanziario 1954-55 abbiamo potuto disporre di 56 milioni di lire, ai quali si sono aggiunti, per quello corrente, altri 24 milioni di lire, destinati però unicamente alle opere murarie degli edifici di proprietà demaniale.

La impreveduta mancanza di assegnazioni per la riparazione dei beni di proprietà universitaria, ci ha posto in serie difficoltà, che speriamo di superare attraverso speciali fondi che abbiamo chiesto con fiduciosa insistenza.

Se, come abbiamo motivo di sperare, entro tre anni potrà essere chiuso il capitolo delle riparazioni belliche, si sarà compiuto un passo considerevole verso l’assetto edilizio degli istituti universitari.

Ciò servirà a metterci in condizioni di parità con gli istituti di altre sedi universitarie, che non hanno subìto danni di guerra, oppure che, per averli subìti in misura modesta, li hanno già riparati: ma non risolverà il grosso e annoso problema dell’assetto edilizio, già contemplato nella più volte ricordata convenzione stipulata tra lo Stato, gli Enti locali e l’Università, e approvata con legge 18 dicembre 1930, n. 1811.

Qualche passo notevole è stato però compiuto, ed altri, molto importanti, sembrano essere di pronta o molto prossima realizzazione.

L’Istituto di Chimica farmaceutica, per il quale già alla inaugurazione dell’anno accademico 1949-1950 comunicavamo lo stanziamento di L. 200.000.000 sul fondo dei lavori a pagamento differito accordato in seguito al personale interessamento di S.E. Gronchi, allora Presidente della Camera dei Deputati, è stato integrato da altri 40 milioni di lire. I lavori di questo primo lotto sono già a buon punto, ma le attuali disponibilità finanziarie dovranno essere accresciute della somma necessaria per gli impianti fissi, che la natura dello Istituto richiede e senza i quali non sarebbe funzionante.

L’Istituto di Storia dell’arte, in seguito a concessioni straordinarie del Ministero dei Lavori Pubblici, tramite il Provveditorato delle Opere Pubbliche per la Toscana, e una speciale convenzione tra la Direzione generale delle Antichità e belle arti, l’Università e il Comune di Pisa, avrà, in breve tempo, degna e definitiva sistemazione presso il Museo di S. Matteo.

Anche il pressante problema della nuova sede della Facoltà di Veterinaria è avviato a una sollecita soluzione in un’area prossima alla sede della Facoltà di Agraria, corrispondente a una parte dell’ex podere sperimentale di Piaggia, del quale Cosimo Ridolfi aveva dotato la prima Scuola superiore di Agraria sorta nel mondo. Purtroppo, tra gli edifici delle due Facoltà, dovrà trovare sede, per ragioni di ordine superiore, la Caserma dei Vigili del Fuoco, la quale però sembra possa essere contenuta in più ristretti confini, onde risultare più funzionale e, al tempo stesso, armonizzarsi con le esigenze universitarie, che S.E. il Prefetto di Pisa tiene nel massimo conto.

In considerazione del fatto che l’Amministrazione provinciale di Pisa e il Comune di Pisa hanno deliberato di concorrere alla nuova sede della Facoltà di Veterinaria con l’importo complessivo di 250 milioni di lire, sotto forma di concessione gratuita dell’area e di una somma in denaro, il Ministero della Pubblica Istruzione, col suo fattivo interessamento, ha ottenuto, in via di massima, la concessione della somma di 240 milioni di lire dal Ministero del Tesoro, come primo stralcio della legge generale sulla sistemazione edilizia della Università. Pertanto, con la disponibilità di circa 490 milioni di lire, la Facoltà di Veterinaria avrà, finalmente, una sede adeguata alla attività scientifica, didattica e pratica che ad essa compete.

In considerazione dell’esito favorevole di questa prima pratica, ne stiamo avviando, con criteri analoghi, una seconda a favore della costruzione delle Cliniche di Patologia chirurgica, Otorinolaringoiatrica, Odontoiatrica e di altre esigenze della Facoltà di Medicina e chirurgia.

A questo riguardo, rendiamo noto che l’Amministrazione degli Spedali Riuniti di Santa Chiara, preoccupata dalle gravi deficienze degli Istituti destinati all’assistenza sanitaria, già indicate nella citata convenzione dell’anno 1930, ha contratto, in data recente, dei mutui finanziari per la somma di complessivi 345 milioni, dei quali 325 serviranno alla costruzione della nuova sede dell’Istituto di Radiologia (220 milioni), all’ampliamento della Clinica pediatrica (30 milioni), della Clinica medica (35 milioni) e di quella Neurologica (40 milioni).

Se, come abbiamo motivo di sperare, si potrà ottenere, attraverso la sagace opera del Dicastero della Pubblica Istruzione, dal Ministero del Tesoro una somma di corrispondente entità, anche l’assillante problema delle cliniche avrà una assai prossima soluzione.

L’Università e l’Amministrazione ospedaliera procedono d’accordo su questa via.

Anche l’Università, fidando nei suoi modesti mezzi ordinari, con la collaborazione del Consorzio Universitario, ha deliberato di realizzare una legittima aspirazione degli Istituti.della Facoltà di lettere e filosofia, sistemando il «Collegio Ricci», il quale verrà ampliato, con una spesa di 35 milioni di lire, sull’area acquistata nell’anno 1953 con 4 milioni 300 mila lire.

La costruzione sarà iniziata appena la Commissione edilizia cittadina avrà approvato il progetto redatto dall’Ufficio tecnico della Università.

Ma, di fronte a questi lavori, che sono in corso di realizzazione o sembrano prossimi ad esserlo, una mole imponente di esigenze attendono di essere risolte: sia in relazione alla convenzione del 1930, sia in rapporto alle accresciute esigenze della vita universitaria. Si tratta della sede della Biblioteca universitaria, dell’ampliamento della sede della Facoltà di Ingegneria, del secondo lotto di lavori per l’Istituto di Chimica farmaceutica, della sede della nuova Facoltà di Economia e commercio con Sezione di Lingue e letterature straniere, nonché di altri problemi minori. A questi si deve aggiungere la costruzione dei Collegi, in armonia con le tradizioni di questo Centro di studi universitari, che vanta la Scuola Normale Superiore, la quale, dono lunghe pratiche, perseguite con tenacia dal suo Direttore, aggiungerà alla sua sede un nuovo Palazzo, del quale è in corso la costruzione sul Lungarno Pacinotti.

Il programma edilizio attende la sua soluzione entro un ristretto limite di tempo. Per esso contiamo sull’interessamento e patrocinio delle alte personalità politiche, che hanno dimostrato di comprendere la legittimità delle nostre richieste, anche in considerazione del fatto che alle principali università dello Stato non sono mancati in questi ultimi anni provvedimenti speciali.

È probabile che, anche per raggiungere queste mete, si rendano necessarie nuove convenzioni e nuovi contributi da parte degli Enti della provincia di Pisa nonché di quelli delle circoscrizioni provinciali di Lucca, Massa Carrara, La Spezia, Livorno e Grosseto, che fanno parte del Consorzio Universitario. Confidiamo però che le rispettive Autorità tutorie assecondino queste concessioni, onde rendere operante lo spirito di comprensione che anima gli enti del Consorzio nei riguardi delle esigenze del nostro Ateneo.

Una prima realizzazione nel campo dei Collegi universitari avrebbe potuto già essere compiuta con la costruzione della «Casa dello studente» e l’ampliamento della Mensa universitaria sull’area acquistata nell’anno 1953 dall’Opera universitaria con quasi 14 milioni di lire. Era stata contemplata la costruzione di un edificio per l’importo di 100 milioni di lire, ma il progetto non veniva approvato dalla Sovraintendenza ai Monumenti, né ci è stato fino ad ora possibile avere le norme richieste circa le modificazioni da apportare al piano costruttivo. Ciò è stato fonte di gravi danni morali e finanziari all’Università e all’Opera universitaria, le quali hanno dovuto ricorrere a soluzioni di ripiego per accogliere gli studenti del Collegio medico e del Collegio giuridico e per ospitare i vincitori dei posti di studio.

 

Mentre l’Università è protesa verso la soluzione del problema edilizio, del quale abbiamo ricordato soltanto gli aspetti principali, cerca di assolvere ai suoi compiti scientifici e didattici, con la piena consapevolezza che essi sono l’espressione viva della sua operosità.

Venuta meno la possibilità di avere a Pisa la sede del sincrotrone, il quale, costruito presso il nostro Istituto di Fisica, è stato assegnato alla Università di Roma; facendo tesoro del suggerimento datoci da Enrico Fermi nel settembre dell’anno 1954, è stata proposta la costruzione di una calcolatrice elettronica. Posto allo studio questo problema, al quale ha dedicato la sua attività una Commissione istituita presso l’Università, si è considerato che questa avrebbe potuto essere la sede scientifica di un Centro di costruzioni di macchine del genere. La proposta fu esaminata, in varie riunioni tenute presso il Rettorato, dai Presidenti delle Amministrazioni provinciali di Pisa, Livorno e Lucca e dai Sindaci dei capoluoghi delle rispettive province, i quali concordarono di fornire, attraverso il Consorzio universitario, i mezzi per lo studio del progetto. La fase di progettazione è ormai favorevolmente superata, e agli accordi intercorsi nella fase di progettazione, tra l’Università e la ditta Olivetti, seguirà una speciale convenzione, la quale darà modo di realizzare in Pisa un Centro di costruzione di calcolatrici elettroniche.

Al tempo stesso, l’Università ha proposto la costruzione di uno spettrografo di massa. Il progetto è stato approvato dagli Enti già indicati, e questa apparecchiatura scientifica sta attuandosi in area adiacente all’edificio ove ha sede la Domus Galilaeana.

Per queste realizzazioni, le Amministrazioni provinciali ed i Comuni di Pisa, Livorno e Lucca hanno deliberato di concorrere con la somma di 150 milioni di lire, che vogliamo sperare siano rese disponibili quanto prima, attraverso le necessarie approvazioni delle competenti autorità tutorie.

Mentre queste realizzazioni pongono il nostro Ateneo in un posto di avanguardia, desideriamo ricordare che all’attrezzatura scientifica universitaria sono stati devoluti, nel decorso anno, complessivamente 87.700.000 lire: 75 milioni forniti dal Ministero della Pubblica Istruzione e 12.700 milioni concessi dal Consorzio universitario. A questi contributi straordinari vanno aggiunti quelli, importanti e significativi, accordati dalla Cassa di Risparmio di Pisa, specialmente alle cliniche universitarie, sotto forma di moderni apparecchi scientifici e diagnostici; quelli direttamente forniti dall’Amministrazione spedaliera agli Istituti clinici, nonché quelli derivati dai fondi reperiti attraverso la convenzione stipulata tra gli Spedali Riuniti di Santa Chiara e l’Università.

Auspichiamo che il Ministero della Pubblica Istruzione possa consolidare questi contributi straordinari, onde aumentare corrispondentemente, in modo organico, le dotazioni dei singoli Istituti scientifici.

Sarà, questo, un passo di considerevole importanza per l’assetto finanziario dell’Università, che sarà convenientemente trattato dai Rettori delle Università e dai Direttori degli Istituti superiori d’Italia, in una prossima riunione, che avrà luogo presso il nostro Ateneo, alla presenza del Ministro della Pubblica Istruzione e con l’intervento degli alti funzionari del Ministero stesso.

 

Nella vita universitaria. è degna di particolare menzione la legge 3 giugno 1955, n. 504, con la quale è stata istituita la Facoltà di Economia e commercio con Sezione di Lingue e letterature straniere; dopo ben otto anni di tenace e paziente lavoro, l’Università, mercé l’alto e continuo interessamento dell’on. prof. Giuseppe Togni, presentatore della legge, - al quale va la viva riconoscenza non solo della Università, ma anche delle province che fanno parte del Consorzio universitario - e l’appoggio del Ministero della Pubblica Istruzione, ha visto coronare felicemente le sue legittime aspirazioni. Essa così viene ad essere - insieme a Torino, Milano, Bologna, Napoli e Palermo - uno dei centri di studi superiori completi delle principali Facoltà.

La nuova Facoltà porta all’aumento di sei posti di professori di ruolo, che si aggiungono alle quattro nuove cattedre assegnate nel decorso anno dal Ministero della Pubblica Istruzione. La nostra Università avrà così 95 professori titolari.

I nuovi posti di assistenti di ruolo assegnati dal Ministero della Pubblica Istruzione sono 13, ai quali si aggiungono 4 posti convenzionati, che sono stati attribuiti alla Facoltà di economia e commercio ed alla Sezione di lingue e letterature straniere.

 

L’importanza e la notorietà del nostro Ateneo hanno avuto un tangibile riconoscimento attraverso il «Convegno internazionale di fisica sulle particelle elementari», in occasione del quale ebbe luogo, alla presenza del Capo dello Stato, la commemorazione di Enrico Fermi, la quale ebbe così una vasta eco anche fuori dei confini della Patria.

L’Università, in quella occasione, ebbe il modo di salutare, per la prima volta nella veste di Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, al quale espresse la preghiera di un suo prossimo ritorno tra le mura che lo conobbero studente e da dove partì per svolgere la sua alta missione politica e sociale a vantaggio dell’Italia.

Una manifestazione culturale, degna di rilievo, alla quale si è interessata la nostra Università, è stata la «Mostra internazionale dell’archivio Datini», organizzata ed illustrata dal prof. Federigo Melis, docente di Storia economica nel nostro Ateneo. La Mostra, allestita nel Palazzo pretorio della Città di Prato, è stata inaugurata dal Capo dello Stato Luigi Einaudi, il quale aveva al suo lato Giovanni Gronchi, allora Presidente designato della Repubblica Italiana.

Sono continuati, con crescente interesse e profitto, gli scambi culturali con l’Inghilterra. Un folto gruppo di nostri studenti della Facoltà di Lingue e letterature straniere, guidati dal prof. Giuliano Pellegrini, titolare di lingua e letteratura inglese della nostra Università, hanno soggiornato in un collegio della Università di Birmingham.

I corsi di cultura italiana per stranieri, si sono svolti, anche nel decorso anno, sotto la direzione del prof. Bolelli, presso il Collegio Cristoforo Colombo di Viareggio, con 310 partecipanti, che sono così più che triplicati rispetto al 1950, quando ebbero inizio i corsi.

Tra essi, si sono avuti 19 borsisti, i quali hanno usufruito di borse di studio concesse dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Dante Alighieri, dal Rotary di Pisa, dal Ministero degli Affari Esteri francese, da «Les Entretiens Culturels Franco-Italiens». Vi sono state poi borse di scambio con le Università di Bonn, di Friburgo, di Heidelberg e di Muenster. Così studenti della nostra Università hanno profittato di questi scambi.

Un nuovo anno di vita operosa ha compiuto la Scuola Superiore di Scienze applicate «Antonio Pacinotti» la quale conta quest’anno 52 allievi: 24 di Ingegneria, 18 di Agraria, 10 di Economia e Commercio. Per il suo funzionamento, nell’attesa della legge istitutiva, è in corso di rinnovazione la convenzione scaduta.

Un periodo di speciali attività - destinate a contribuire al progresso agrario, industriale e commerciale della provincia di Pisa e di quelle contermini - sembra aprirsi in seguito alla deliberazione che è stata comunicata dalla locale Camera di commercio, la quale ha istituito un Ufficio studi, che dovrà articolarsi in commissioni, nelle quali saranno invitati a partecipare professori ed assistenti della nostra Università.

Inoltre, l’Amministrazione provinciale di Pisa, con l’intendimento di contribuire al progresso zootecnico, ha deliberato di istituire una cattedra convenzionata con un posto di assistente presso la Facoltà di Agraria. Si ha motivo di sperare che la deliberazione possa divenire presto operante.

 

L’Opera universitaria, oltre ad avere accantonato la somma prevista per la costruzione della «Casa dello studente», ha erogato L. 6 milioni e 106.780 per posti e borse di studio, L. 4.290.054 per sussidi e L. 1.210.l90 per assistenza sanitaria diretta.

La sua funzione si fa, di anno in anno, più sentita. Ci auguriamo che tutti gli studenti sappiano valersi dell’assistenza sanitaria che essa si propone di perfezionare e generalizzare, attraverso l’Istituto di Igiene, quello di Fisiologia e le Cliniche universitarie.

Nel quadro degli aiuti morali e finanziari, che l’Università attua, ricordiamo quelli di nuova istituzione, e cioè: il «Premio di studio Bellissima» per studi sulla storia della letteratura latina; la borsa di studio «Dott. Giovanni Spitali», ed il premio, in corso di approvazione, che sarà conferito in memoria del dott. Guido Poli, per studi di carattere agrario.

Alla fine di questa cerimonia sarà consegnato al prof. dott. Salvatore Carboni, aiuto alla cattedra di Chimica farmaceutica, il primo dei premi che verranno conferiti ogni biennio, con la fondazione, perfezionata legalmente nel decorso anno accademico, «Premio di studio dott. Laura De Fazi», istituita per onorare la memoria della eletta compagna del nostro collega Remo De Fazi.

 

L’Università, durante il suo decorso anno di vita, mentre realizzava vecchie aspirazioni e svolgeva il suo diuturno lavoro nelle aule e negli Istituti, ha dovuto lamentare delle perdite irreparabili. Giuseppe Bruguier Pacini, ordinario di economia politica, prorettore dell’Università, preside della Facoltà di economia e commercio, membro del Consiglio di amministrazione, scompariva il 3 marzo 1955, mentre era ancora nella pienezza della sua attività scientifica e didattica, senza aver potuto gioire della legge istitutiva della nuova Facoltà, della quale era stato autorevole e convinto assertore. Chi lo rievoca, in questa cerimonia, non poté, suo malgrado, porgergli allora l’ultimo saluto, che gli rivolge ora tra il consenso dei presenti e di quanti lo stimarono ed amarono entro e fuori l’Università.

Giovanni Girometti, chiudeva la sua vita terrena il 5 febbraio 1955. Ingegnere capo del Genio Civile di Pisa e Provveditore alle Opere Pubbliche per la Toscana, fu un benemerito assertore e realizzatore dell’assetto edilizio dell’Università, alla quale, negli ultimissimi anni, nella veste di membro del Consiglio di amministrazione, dedicò la sua appassionata competenza.

Maurizio Bufalini, per alcuni difficili anni Direttore incaricato dalla Clinica chirurgica della nostra Università, benemerito per la sua opera scientifica ed umana.

Giovanni Leoncini, già professore incaricato di Chimica ed industrie agrarie e della direzione dei rispettivi Istituti, geniale ricercatore che, pure nel suo apparente scetticismo, ebbe profondo il culto della Patria e della Scuola.

E ancora: Giovanni Volterrani, libero docente di Patologia chirurgica, Guido Fornelli, libero docente di Lingua e letteratura inglese, Mario Govi, libero docente di Filosofia e di Scienza politica.

Alla memoria degli scomparsi va il nostro memore pensiero. Alle famiglie la rinnovata attestazione del nostro dolore.

 

***

 

Quattro professori, noti per la loro attività scientifica e per la loro dottrina, hanno lasciato il nostro Ateneo per trasferirsi in altra sede.

Cataldo Cassano, dopo aver formato qui la sua preparazione scientifica ed essere stato Direttore della Clinica di Patologia medica e poi della Clinica medica, ha trasferito la sua attività scientifica ed umana alla Università di Roma.

Giuseppe Ferri, ordinario di Istituzioni di Diritto privato, è passato pure alla Università di Roma, per succedere al suo maestro.

Franco Pierandrei, ordinario di Diritto costituzionale, ha assunto, tra la generale estimazione, la stessa cattedra all’Università di Torino.

Giorgio Salvini, affezionato al nostro Ateneo, ove si era fatto stimare ed amare, ha lasciato la cattedra di Fisica superiore per la sede di Roma, essendo moralmente impegnato all’attività del sincrotrone, del quale aveva diretto la fase costruttiva, presso il nostro istituto di Fisica.

In relazione alle vigenti norme legislative, il prof. Orazio Lazzarino, ordinario di Fisica matematica, è passato fuori ruolo nel decorso anno accademico.

Con l’inizio di quello corrente, hanno assunto la stessa qualifica i professori: Francesco Cecioni, ordinario di Analisi matematica; Salvatore Cherubino, ordinario di Geometria analitica; Narciso Favilli, ordinario di Anatomia e fisiologia degli animali domestici; Arturo Galli, ordinario di Patologia speciale e clinica chirurgica veterinaria; Camillo Porlezza, ordinario di Chimica generale.

A ciascuno di essi, va il nostro riconoscente ed affettuoso saluto, al quale si aggiunge il fervido augurio di una fattiva e serena operosità.

 

Di fronte a questi mutamenti, sta l’afflusso di nuove energie. Gabriele Monasterio, dalla direzione della Clinica di Patologia medica, che egli aveva saputo organizzare, e quasi creare, in modo encomiabile, passa alla Clinica medica generale e terapia medica, ove egli formò la sua preparazione scientifica ed umana sotto la guida di Francesco Galdi, al quale ci è caro rivolgere il nostro memore e riconoscente saluto augurale.

Ranieri Favilli, dall’Università di Sassari torna all’Università di Pisa, ove aveva formato la sua preparazione, quale titolare di Agronomia generale e coltivazioni erbacee; Davide Giannotti, anch’egli formatosi a Pisa, ritorna al nostro Ateneo, trasferendosi dalla Università di Catania alla Facoltà di agraria, quale ordinario di Zootecnica speciale; Pietro Gismondi, dalla Università di Macerata passa a quella di Pisa come titolare di Diritto ecclesiastico; Luigi Radicati di Brozolo, lascia l’Università di Napoli per assumere la cattedra di Fisica teorica della Facoltà di scienze; Vincenzo Maria Romanelli, proveniente dall’Università di Messina, è il nuovo titolare di Scienza delle finanze e diritto finanziario; Eolo Scrocco, dalla Università di Cagliari, viene a Pisa per la cattedra di Chimica fisica; Giuseppe Sperduti, dalla Università di Sassari, si trasferisce a Pisa, quale titolare di Diritto internazionale; Antonio Traglia, assume la cattedra di Grammatica greca e latina che ricopriva alla Università di Bari.

In seguito a concorso, nell’anno 1954-55, sono entrati a far parte del Corpo accademico di questa Università: Antonio Giampalmo, per l’Anatomia e istologia patologica; Giuliano Pellegrini, per Lingua e letteratura inglese nella Facoltà di lettere e filosofia; Armando Saitta, per la Storia moderna.

Ai nuovi colleghi va, insieme al nostro compiacimento, l’affettuoso augurio per la loro attività scientifica e didattica.

 

Ricordiamo poi che il prof. Riccardo Baldacci, già aiuto alla cattedra di Scienze delle costruzioni della nostra Università, è stato nominato, in seguito a concorso, titolare della stessa disciplina nella Università di Genova.

Così pure il prof. Dario Merlini, aiuto alla cattedra di Patologia generale, è stato nominato titolare alla Università di Perugia per la stessa materia; il prof. Pietro Peruzzi, aiuto alla cattedra di Fisiologia è divenuto titolare di questa disciplina nella Università di Sassari.

 

A documentare l’attività scientifica degli aiuti ed assistenti del nostro Ateneo, siamo lieti di comunicare che, nel decorso anno accademico, sono state conseguite 53 abilitazioni alla libera docenza, e precisamente:

Facoltà di lettere e filosofia (N. 8) - Borghini Vittorio, lingua e letteratura spagnola; Poggiaro Luigi, Filosofia della religione; Pizzorusso Arnaldo, Lingua e letteratura francese; Lopriore Giuseppe, Letteratura italiana; Santangelo Maria, Archeologia e storia dell’arte greca e romana; Palazzo Agostino, Psicologia; Puccioni Giulio, Letteratura latina; Nenci Giuseppe, Storia greca e romana.

Facoltà di scienze fisiche, matematiche e naturali (N. 3) - Vallini Alfredo, Elettrotecnica; Berti Giancarlo, Chimica organica; D’Amato Avanzi Maria Grazia, Botanica.

Facoltà di medicina e chirurgia (N. 34) - Scotti Goffredo, Malattie infettive; Scotti Goffredo, Patologia speciale medica; Luciani Angelo, Semeiotica medica; Bergamini Aldo, Anatomia chirurgica e corso di operazioni; Arduini Arnaldo, Fisiologia umana; Roncati Giuseppe, Tecnica delle autopsie e diagnostica cadaverica; Dorello Ugo, Clinica oculistica; Esposito Vitolo Antonio, Chimica tossicologica; Esposito Vitolo Antonio, Storia della medicina; Pera Lorenzo, Anatomia umana normale; Bartalena Guido, Clinica otorinolaringoiatrica; Baschieri Lidio, Semeiotica medica; Conti Carlo, Patologia speciale medica e metodologia clinica; Bianchi Pier Luigi, Clinica ostetrica e ginecologica; Colombo Osvaldo, Clinica chirurgica generale e terapia; Domenici Adalberto, Anatomia e istologia patologica; Lopez Matteo, Anatomia e istologia patologica; Sarteschi Pietro, Clinica delle malattie nervose e mentali; Sicca Giulio Tito, Malattie infettive; Toselli Carlo, Clinica delle malattie nervose e mentali; Sicca Giulio Tito, malattie infettive; Toselli Carlo, Clinica oculistica; Lischi Giancarlo, Radiologia; Cugniolio Giovanni, Clinica ostetrica e ginecologica; Perolo Fernando, Clinica ostetrica e ginecologica; Pietro Lodovico Gurgian, Patologia speciale chirurgica e propedeutica clinica; Lepri Giuseppe, Clinica oculistica; Poggiali Adriano, Clinica delle malattie nervose e mentali; Pellegrini Gianfranco, Anatomia e istologia patologica; Mian Eneo Umberto, Clinica dermosifilopatica; Fornari Argante Antonio, Medicina legale e delle assicurazioni; Tangheroni Willy, Clinica pediatrica; Previtera Antonio, Igiene; Logli Giovanni, Clinica medica generale e terapia medica; Fiaschi Enrico, Clinica medica generale e terapia medica.

Facoltà di ingegneria (N. 4) - Nuti Giancarlo, Architettura tecnica; Marini Marino, Aerodinamica; Funaioli Ettore, Meccanica applicata alle macchine; Vallini Alfredo, Elettrotecnica.

Facoltà di agraria (N. 2) - Moschini Enrico, Agronomia generale e -coltivazioni erbacee; Giudici Piero, Idraulica agraria con applicazioni di disegno.

Facoltà di veterinaria (N. 2) - Romagnoli Aldo, Patologia speciale e clinica medica veterinaria; Casarosa, Lisimaco, Patologia generale e anatomia patologica veterinaria.

 

La popolazione studentesca dell’anno 1954-55, è risultata di 7.111 allievi, dei quali 4.802 in corso e 2.309 fuori corso. Inoltre, 333 laureati in medicina e chirurgia, hanno seguito i corsi di specializzazione.

Si è così notato un aumento di 381 allievi rispetto all’anno 1953-1954, costituito da 158 studenti in corso, e 223 fuori corso, aumento che conferma quelli constatati negli ultimi anni e che è in contrasto con la diminuzione che si verifica di anno in anno sul piano nazionale.

Il numero degli studenti iscritti e di quelli che hanno conseguito la laurea dottorale nel decorso anno accademico, è indicato dalle cifre che seguono:

 

ISCRITTI

 

FACOLTA’

Giurisprudenza

Giurisprudenza

Giurisprudenza

1

Giurisprudenza

502

193

695

2

Lettere e filosofia

339

170

509

3

Medicina e chirurgia

640

161

801

4

Scienze m.f.n.

639

301

940

5

Farmacia

154

90

244

6

Ingegneria

1111

726

1837

7

Agraria

104

59

163

8

Veterinaria

107

94

201

9

Economia e commercio

659

269

928

10

Lingue e letterature straniere

547

246

793

 

 

4802

2309

7111

 

LAUREATI

 

FACOLTA’

Giurisprudenza

Giurisprudenza

Giurisprudenza

1

Giurisprudenza

33

97

130

2

Lettere e filosofia

16

83

99

3

Medicina e chirurgia

77

57

134

4

Scienze m.f.n.

19

75

94

5

Farmacia

7

51

58

6

Ingegneria[i]

4

194

198

7

Agraria

-

24

24

8

Veterinaria

17

37

54

9

Economia e commercio

2

35

37

10

Lingue e letterature straniere

1

40

41

 

 

176

693

869

 

Hanno conseguito la Lode, 67 allievi, e precisamente:

Facoltà di Giurisprudenza (N. 7) - Battistoni Ferrara Franco, Borrè Giuseppe, Marini Giuliano, Ricoveri Giovanna, Santini Pier Giorgio, Zippel Maria Gioia.

Facoltà di Lettere e filosofia (N. 16) - Bortone Alessandro, Bresciani Edda, Tamaiani Pier Giorgio, Carmine Luciano, Carrara Lidia, Fasano Giancarlo, Fremura Anna, Graziani Cesare, Guidi Giuseppe, Marcucci Silvestro, Pagani Paola, Porcelli Bruno, Rosa Mario, Tieghi Letizia Rita, Zanardo Aldo, Zanca Ornella.

Facoltà di Medicina e chirurgia (N. 13) - Allegrini Lamberto, Bartolini Giancarlo, Bondi Maria Teresa, Cagidiaco Demetrio, Giangherotti Mauro, Del Carlo Giulia, Fabiani Doretta, Forlivesi Laura, Marcheschi Mara, Marconi Sirio, Martini Mario, Petretti Paola, Pagni Carlo Alberto.

Facoltà di Scienze fisiche, matematiche e naturali (N. 12) - Bologna Gianfranco, Casalini Pier Luigi, Chiffi Antonio, Dall’Aglio Giorgio, Del Nero Ermanno, Focardi Sergio, Franzini Paolo, Longinelli Aldo, Mirolli Maurizio, Nobili Renzo, Salvato Vincenzo, Torelli Gabriele.

Facoltà di Ingegneria (N. 15) - Bitossi Carlo Alberto, Cammelli Mauro, Cesari Cesare, Corti Franco, Focardi Foscolo, Galoppi Gianfranco, Maracci Valerio, Margara Paolo, Nannelli Pier Giorgio, Nencioni Franco, Petroni Piero, Pulacci Angiolo, Senesi Franco Saverio, Tomei Mario, Vannucci Giorgio.

Facoltà di Agraria (N. 1) - Loprieno Nicola.

Facoltà di medicina veterinaria (N. 2) - Menachen Davidson, Shochatovitz Abrham.

Sezione di Lingue e letterature straniere (N. 1) - Cappelli Ilio.

La medaglia d’argento che l’Università assegna a questi allievi di merito distinto, sarà, quest’anno, conferita il 29 maggio, in occasione della celebrazione dell’anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara.

 

In questo Ateneo, ove il culto della Scienza si associa al deferente affetto per i maestri che hanno insegnato e insegnano nella Scuola e nella Vita, verrà oggi attuata, in seguito a deliberazione del Senato accademico, una cerimonia, la quale, nella sua semplicità vuole esprimere la riconoscenza verso gli illustri e cari colleghi che, in seguito alle vigenti disposizioni legislative, sono stati collocati fuori ruolo o a riposo.

Sono maestri che hanno prodigato la loro attività senza nulla chiedere, e che, nella loro decorosa comprensione, si sono appartati o vanno appartandosi in silenzio dalla vita didattica ufficiale - che si svolge nelle aule, negli istituti e nei seminari - ma che sono in alto nella nostra mente e nei nostri cuori, e che i giovani allievi si additano con deferente ammirazione.

Desideriamo che essi, che sono così veri maestri, sentano che al di sopra di un ringraziamento formale, da qualsiasi parte esso venga, c’è la riconoscenza dello spirito che sale a Dio.

Nel pronunciare i loro nomi e nel vederli qui ancora pieni di vita e di giovanile pensiero, la commozione è vinta dalla letizia, e l’augurio affettuoso trabocca dal fondo del cuore; augurio che si estende a quelli che sono fisicamente lontani, i quali hanno confermato l’affetto verso l’Ateneo, che li ricorda e li ama.

Ecco il breve elenco dei nomi, ognuno dei quali compendia un lungo periodo di disinteressato lavoro:

Hanno già avuto le insegne in date precedenti:

1. Armando Carlini

2. Gennaro Fiore

3. Gino Gallo

4. Attilio Gentili

5. Augusto Mancini

6. Clemente Merlo.

 

Le avranno ora:

1. Gino Baggio

2. Ferdinando Belloni Filippi

3. Evaristo Breccia

4. Francesco Cecioni

5. Salvatore Cherubino

6. Agostino Diana

7. Narciso Favilli

8. Francesco Galdi

9. Arturo Galli

10. Costantino Jannaccone

11. Orazio Lazzarino

12. Matteo Marangoni

13. Giovan Battista Picotti

14. Camillo Porlezza

15. Alfredo Quartaroli

16. Guido Sensini

17. Italo Simon

18. Giovanni Vitali.

 

La nostra relazione è finita.

Nel pregare Iddio perché voglia, anche quest’anno, sorreggere i nostri sforzi e guidarci nel difficile cammino, desideriamo riaffermare, per quanto possa essere superfluo, che la famiglia universitaria studia e lavora, in piena concordia di intenti, con fede e sacrificio: per la Patria, per la Scienza, per la Scuola.

Con questi sentimenti, dichiariamo aperto l’anno accademico 1955-1956, 612° dalla fondazione e preghiamo il collega prof. Silvio Ferri di tenere la prolusione trattando il tema: «Facoltà di lettere e filosofia o Facoltà di scienze storiche?».

 

Da: Annuario dell’Università degli studi di Pisa per l’anno accademico 1955-1956.

[i] Compresi quelli del biennio propedeutico (325 in corso e 152 fuori corso).

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