L'Architettura nell'Ottocento

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Architettura nell'Ottocento: teoria, storia, prassi e raffigurazione. Alcuni testi esemplificativi

Nel fondo storico della Biblioteca di Ingegneria spicca un nucleo di volumi riguardanti l'architettura: testi di natura teorica, trattati di epoca moderna, dizionari che hanno svolto un ruolo fondamentale nella didattica accademica del XIX secolo e che conservano un loro vitale rilievo nell'insegnamento della storia dell'architettura e del restauro. Discreta appare anche la presenza di pubblicazioni relative alla cultura architettonica e artistica toscana e in particolare quella pisana. I testi in mostra danno conto di un particolare e significativo capitolo, quello dell'evoluzione delle teorie architettoniche, muovendo dalla trattatistica di Alberti, passando per quella di Vignola e di Milizia e giungendo a quelle di Quatremère de Quincy e Choisy. Né si è trascurato di rappresentare un gruppo di opere con raggio di interesse più locale. Importante è la riedizione del De re aedificatoria di Leon Battista Alberti: il contributo più notevole che sia mai stato prodotto sul versante delle riflessioni teoriche. Alberti, architetto, teorico dell'arte, scienziato, urbanista e letterato, assicurò un fondamento scientifico all'operare artistico e promosse al rango delle arti liberali la pittura, la scultura e l'architettura. Il trattato di Jacopo Barozzi da Vignola, la Regola delli cinque ordini d'architettura, è un tentativo felicemente riuscito di determinazione del canone degli ordini dell'architettura classica. L'impostazione dell'opera, un prontuario in cui viene codificato il lessico architettonico classico, è alla base della sua fortuna in ambito universitario e della larga diffusione che incontrò in tutta Europa, proseguita fin nell'Ottocento.

Scheda delle opere

   
   
   
   
   
   
   
   
   
   

 

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